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Il mistero del caro jeans costa come un abito da sera.

7/10/2011

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(Repubblica, Italia, 09 luglio 2011, Angelo Aquaro)
Così cresce il prezzo dalla fabbrica al negozio: il nuovo Phantom, tra materiali e lavoro, costa in produzione sui 50 dollari. Ma è in vendita a 300. Dopo la frenata della recessione, i listini dei grandi marchi stanno tornando alle stelle
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NEW YORK - Dice la leggenda che i famosissimi "Pack It" della Lee Cooper, i jeans di Bruce Springsteen e Bon Jovi, furono disegnati, come nome suggerisce, per impacchettare, evidenziandole, le doti di chi li portava. Dice la matematica che i nuovissimi "Phantom" della True Religion sono disegnati, come nome suggerisce, per far sbiancare i clienti di fronte al prezzo. Raddoppiato rispetto ai 150 dollari all'ingrosso, sestuplicato rispetto alla produzione: 300 dollari, grazie.

Intendiamoci: la febbre per i cosiddetti "jeans designer" non è nuova. Sono passati una decina d'anni da quando brand in questo pionieristici, da Calvin Klein in giù, rivoltarono il concetto del blue jeans, i pantaloni nati da quella tela blu "di Genova" - "Genoa's" in inglese, che la pronuncia trasformerà in "jeans" - e passati in un secolo da strumento di lavoro a simbolo di protesta e, infine, status symbol. Ma dopo la frenata della recessione i prezzi stanno ora tornando alle stelle: e proprio grazie alle stelle & strisce.

Malgrado l'origine da emigrante, il jeans è da sempre un simbolo del made in Usa. Proprio il Boss del rock, per esempio, con un paio di jeans si presentò sulla copertina di "Born in the Usa". E anche i "Phantom" della True Religion, oggi, sono una celebrazione del made in America. A partire dalla produzione. Già questa è una notizia, visto il trionfo del made in altrove, dalla Cina al Vietnam passando per Messico e Turchia.

I designer jeans di True Religion, J brand, Seven For All Mankind, racconta invece il Wall Street Journal, sono tutti prodotti a Los Angeles. E anche i materiali arrivano dagli States. Tipo il prelibatissimo cotone che - come ai tempi degli schiavi - viene da Greensboro, North Carolina con quei nomi che trasudano, invece della fatica che nascondono, pura poesia, tipo Quercia Bianca. Ciliegina rossa, bianca e blu, ecco infine la bandierina cucita sotto la cintola. Tutto, beninteso, nella discrezione del lusso, con il logo che quasi non si vede - da qui il nome "Phantom".

Facciamo due conti? La somma dei materiali fa 31.75 dollari. Il lavoro incide per 11 dollari e 65. E perfino quei dettagli che fanno la differenza - dai bottoni (0.21 centesimi) allo zip (0.37) - incidono appena per 3.32 dollari. E allora? È il valore aggiunto del made in America - un "premium", come si dice dei prezzi che riflettono una particolare qualità ma anche lo status che promettono - a far salire il prezzo all'ingrosso a 140 dollari. Pur sempre elevatissimo, rispetto per esempio ai mitici Levi's, che qui trovi a 50 dollari. Ma ancora poco rispetto al prezzo al dettaglio: 310 dollari. Il prezzo di un abito da sera.

Un miracolo, non c'è che dire. Che come tutti i miracoli si ripete rarissimamente. Gli americani spendono 14 miliardi di dollari all'anno per i pantaloni simbolo dell'America: ma i jeans che costano più di 50 dollari sono solo l'1 per cento. Insomma il mercato sarà anche ricchissimo: ma davvero fantasma.

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Jeans for deep pockets By Carola Long Published: May 20 2011 23:12 | Last updated: May 20 2011 23:12

6/7/2011

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This is a great read from Financial Times. Again the returning dilemma of denim being premium or democratic. And again the ups and downs of Denim in the marketplace.

T-shirts are not the only essentials to get the luxury treatment. Ultra premium denim for this season and the next is challenging perceptions of which items of clothing can be considered investment pieces.


Major fashion labels such as Chanel, Ralph Lauren, Balmain and Roberto Cavalli have created luxury jeans, some costing well over £1,000. Lesley Torson, founder of specialist denim boutique Trilogy, says: “The market for designer denim continues to grow and has no limits. For so many of the fashion collections, their most sought-after pieces are in the fabric.”

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